Il fumo può aggravare la malattia parodontale?

Fumo e Malattia Parodontale

Il fumo può aggravare la malattia parodontale?

Fumo e Malattia Parodontale

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp

Il fumo è uno dei principali fattori di rischio per la Parodontite

La malattia parodontale ha prevalentemente cause locali ma riconosce anche delle condizioni predisponenti che aumentano il rischio di sviluppare questa patologia e la sua gravità.
Una grande influenza sulla possibilità di ammalarsi di parodontite la ha anche lo stile di vita del paziente. Diabete, obesità (ne parleremo in un articolo a parte) e fumo sono condizioni di rischio per molte patologie, come ben sappiamo, ma aumentano anche la possibilità di perdita dei denti.
A parità di igiene orale e di predisposizione genetica, un fumatore ha un rischio 4 volte più alto di ammalarsi di parodontite.

Molti studi scientifici hanno dimostrato come la malattia parodontale sia più grave nei fumatori e le terapie hanno maggiori probabilità di insuccesso nel medio e lungo termine.

Questo argomento è stato largamente affrontato nel corso del 20/mo congresso della Società italiana di Parodontologia e Implantologia, tenutosi a Rimini e al quale ha partecipato al completo il team di parodontite.dental.

Il team di parodontite.dental al congresso di parodontologia della SIDP

Il rischio di Parodontite è proporzionale alle sigarette fumate

Uno studio scientifico su un campione molto ampio di oltre 12.300 persone e pubblicato su Journal of Periodontology, mostra che il fumo può essere responsabile di oltre il 50% dei casi di parodontite tra gli adulti, che i fumatori hanno un rischio di 4 volte maggiore di problemi alle gengive rispetto a chi non ha mai fumato e che il rischio è strettamente correlato alla quantità di sigarette consumate.


“Il fumo – precisa Andrea Pilloni, Professore di Parodontologia all’Università di Roma, Sapienza – è un aggravante della malattia parodontale perché rende meno efficaci le difese immunitarie e aumenta l’infiammazione. Inoltre, nasconde uno dei sintomi più frequenti della parodontite, cioè il sanguinamento gengivale, rischiando di ritardare la diagnosi.
La nicotina, infatti, ha un effetto di vasocostrizione, quindi le gengive sanguinano meno, nonostante la parodontite sia presente e i danni dei tessuti di supporto del dente progrediscano. Anzi se il sanguinamento è il segno della presenza dell’infiammazione che è una manifestazione della difesa del nostro organismo contro i batteri responsabili della malattia parodontale, la riduzione di questo riduce l’efficienza delle nostre difese.
Per questo chi fuma risponde molto peggio alle terapie, siano esse non chirurgiche o chirurgiche”. 
  

I fumatori devono controllare la propria salute parodontale

I fumatori devono essere coscienti del maggiore rischio che corrono e quindi mantenere sempre molto alta l’attenzione sulla propria salute generale e, come abbiamo visto, anche sulla salute della propria bocca.
È sempre opportuno, pertanto, un controllo periodico della salute parodontale da un dentista esperto in Parodontologia. Il nostro team è a disposizione per valutare le condizioni parodontali, diagnosticare l’eventuale presenza di malattie delle gengive e dare i giusti suggerimenti di prevenzione.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp